Premessa

Negli ultimi anni il trampolino di lancio per iniziare una carriera musicale è il talent show. Vetrina utile ma anche fuorviante, che diffonde una cultura sbagliata e pericolosa. Infatti, conferma la convinzione che la popolarità (quasi sempre effimera) sia lo scopo e la musica solo il mezzo per raggiungerla.
La musica invece è un’arte dalle implicazioni profonde che, con l’emozione, non solo può colmare l’ego dell’artista ma, soprattutto, il vuoto esistenziale dell’ascoltatore.
Esistono molti Centri qualificati che danno la possibilità ad artisti emergenti di imparare, specializzarsi e prepararsi all’ingresso nel mondo dello spettacolo. In genere però, in molte scuole si commette l’errore di cercare di modificare e plasmare il talento naturale e personalissimo degli allievi, a insindacabile giudizio dei maestri o peggio ancora del mercato.
Il nostro progetto invece, si basa su una considerazione: gli artisti degli anni ’60-’80 (oltre che musicisti e cantanti, anche attori, ballerini, presentatori, etc...) tuttora in auge e comunque ricordati, non hanno fatto altro che trasmettere il proprio talento e la propria unicità.
Esempio massimo di artista dalla personalità originale e dall’anima profonda, capace di coinvolgere nelle proprie emozioni milioni di persone, è stata l’indimenticabile Mia Martini, nome d’arte di Domenica Bertè.
La sua arte, mai finita con lei, resta viva nella musica italiana, e la nostra ambizione è riuscire a “scoprire” e aiutare artisti capaci, che abbiano la consapevolezza della propria arte e la responsabilità di portarla avanti proprio come ha fatto lei, che è riuscita a trasformare la sua sofferenza interiore, soprattutto degli ultimi anni, in una sublime maturazione artistica.